COMUNICATO STAMPA
DIVIETI DI TRANSITO AL BRENNERO, A.N.N.A. e CNA FITA A SOSTEGNO DELL’AZIONE DEL GOVERNO ALLA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA.
Dal Col e Siviero: “danni economici e disagi irreparabili per le piccole e medie imprese”.
“Le nostre aziende non sono più in condizione di sostenere i costi nonché i pesantissimi disagi causati dai divieti di circolazione per i mezzi pesanti imposti dal Land Tirol”.
È quanto è stato ribadito dalla Presidente A.N.N.A., Daniela Dal Col (vicepresidente di CNA-SHV Alto Adige-Südtirol), insieme alla delegazione di CNA Fita Trentino Alto Adige, dai membri: Juri Galvan, Azem Celhaka, Mirko Siviero e Marco Barchetti e dal funzionario Felice Espro. Gli stessi hanno partecipato, il giorno 9 Ottobre, alla conferenza stampa indetta dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Matteo Salvini, al confine con il Brennero, per illustrare le mosse decise dall’attuale Governo, al fine di abolire i divieti di transito imposti dal Land Tirol. Divieti che stanno causando notevoli disagi e danni economici rilevanti, sia alle aziende di autotrasporto merci, logistica e spedizionieri, sia all’intero apparato di sistema economico italiano, in particolare del Nord Ovest e del Nord Est.
Intervenendo durante la conferenza stampa, nella quale il ministro ha annunciato l’imminente ricorso dell’Italia alla Corte di Giustizia Europea, contro i divieti tirolesi e austriaci, previo un passaggio in sede di Consiglio dei Ministri, Daniela Dal Col ha esposto i dati del recente studio di Uniontrasporti, elaborato in collaborazione anche con CNA Fita, che quantifica l’impatto economico dei divieti: “Quasi 2,9 milioni di veicoli pesanti, di cui 980.000 italiani, subiscono i divieti.
Tenendo conto che un veicolo transita al Brennero in media 4 volte al mese per 48 volte l’anno, possiamo quantificare il danno annuale in 168.000 € di aggravio di costi per una piccola impresa e di ben 310.000 € l’anno per una media impresa. In totale, 251 milioni di euro l’anno come danno per le imprese italiane con mezzi pesanti. Nel periodo 2018-2022 ad oggi, il danno ammonta a 1,25 miliardi di euro. Considerando le ripercussioni sulla filiera, l’impatto economico sull’Italia, ammonta a 1,8 miliardi di euro in 5 anni”.
Mirko Siviero ha aggiunto: “Le piccole e medie imprese hanno il loro punto di forza nell’affidabilità. Consegnare in ritardo la merce, peraltro assorbendo i maggiori costi, non solo crea un danno irreparabile alle aziende, ma scredita l’intero sistema produttivo italiano”.
CNA Fita, così come le altre sigle presenti (Anita-Confindustria, Confartigianato-Apa, Assotir, Fai-Conftrasporto, Casartigiani), insieme alle Camere di Commercio di Bolzano, Trento e Verona, ha rinnovato il sostegno all’azione del Governo e auspicato una celere soluzione al problema diventato gravissimo, come dimostrato dall’episodio assai deleterio, di una coda di ben 110 km di mezzi pesanti sull’Autobrennero, formatasi il 4 ottobre a causa di un divieto, peraltro non programmato, imposto dall’Austria.
• fonte: A.N.N.A. | CNA Fita •