PATENTE A PUNTI PER LE AZIENDE: UN AUMENTO DELLA BUROCRAZIA CHE NON GARANTISCE LA SICUREZZA

Critiche e proposte operative di Daniela Dal Col, presidente di ANNA – Associazione Nazionale Noleggi Autogru e Trasporti Eccezionali

Introduzione

La sicurezza sul lavoro è una priorità indiscutibile, specialmente in settori ad alto rischio come il noleggio di autogrù e i trasporti eccezionali. Tuttavia, la recente proposta di introdurre una “patente a punti” anche per le aziende del nostro comparto solleva preoccupazioni significative. Come Presidente dell’Associazione Nazionale Noleggio Autogru e Trasporti Eccezionali (A.N.N.A.), ritengo che questa misura, sebbene animata da buone intenzioni, rischia di tradursi in un inutile aumento della burocrazia senza apportare reali benefici in termini di sicurezza. Desidero esaminare in dettaglio le implicazioni di questa misura e suggerire alternative più efficaci per migliorare la sicurezza sul lavoro.

La patente a punti: un’analisi normativa

La patente a punti per le aziende è stata concepita come uno strumento per monitorare e incentivare la conformità alle norme di sicurezza. Il sistema prevede l’assegnazione di un punteggio iniziale a ciascuna impresa, che viene ridotto in caso di violazioni delle norme di sicurezza. Le aziende che esauriscono i punti potrebbero essere soggette a sanzioni severe, fino alla sospensione dell’attività. Secondo me questa misura non risolve i problemi principali della sicurezza nei cantieri e si traduce in un appesantimento burocratico, mentre la subappaltabilità delle opere e i ribassi tra appaltatore e subappaltatore permangono problematici. Il nuovo Codice dei Contratti consente infatti la completa subappaltabilità delle opere per le attività non prevalenti, permettendo all’appaltatore di qualificarsi con i lavori subappaltati senza avere le capacità, conseguendo le relative attestazioni SOA.

Critiche alla patente a punti

1. Aumento della burocrazia
La gestione di un sistema di punti richiede un’infrastruttura amministrativa complessa. Le aziende dovranno dedicare risorse significative per monitorare il proprio punteggio, presentare ricorsi contro eventuali decurtazioni e conformarsi a ulteriori richieste documentali. Questo rischio di aumento burocratico non è accompagnato da una chiara evidenza che il sistema migliorerà effettivamente la sicurezza.

2. Effetto limitato sulla sicurezza reale
La sicurezza dipende da molteplici fattori, inclusi la formazione dei lavoratori, la qualità delle attrezzature e la rigorosa applicazione delle procedure di sicurezza. Un sistema di punti non affronta direttamente questi elementi critici. Senza interventi mirati e concreti, il sistema rischia di diventare una misura punitiva piuttosto che preventiva.

3. Corsi di formazione inadeguati
I corsi di formazione per l’abilitazione degli operatori di gru mobili, camion con gru e piattaforme di lavoro elevabili (PLE) ed altre attrezzature, come sono istituiti oggi, non sono sufficientemente orientati alla vera sicurezza. Questi corsi sono spesso troppo brevi e mancano della necessaria professionalità, anche da parte degli istruttori. Operare con queste attrezzature richiede competenze elevate e un errore può causare incidenti gravi. Le autorità dovrebbero ascoltare e chiedere consiglio a chi manovra queste attrezzature ogni giorno, per progettare corsi di formazione realmente efficaci. La nostra associazione, A.N.N.A., da anni propone di implementare anche in Italia il progetto EcoL europeo (European Crane Operators Licence), che mira a standardizzare e migliorare la formazione degli operatori di gru a livello europeo. Purtroppo, nonostante i nostri sforzi, questa proposta non ha ancora trovato il supporto necessario. È essenziale rivedere e migliorare questi programmi formativi per garantire una preparazione più approfondita e professionale degli operatori.

4. Sanzioni disproporzionate
L’esaurimento dei punti può portare a sanzioni gravi come la sospensione dell’attività. Questo tipo di penalizzazione potrebbe colpire in modo sproporzionato le piccole e medie imprese, che potrebbero non avere le risorse necessarie per gestire la complessità del sistema e reagire tempestivamente alle decurtazioni di punti.

5. Problemi con il subappalto
La possibilità di subappaltare la maggior parte delle opere, spesso a ribasso, può compromettere la qualità del lavoro e la sicurezza nei cantieri. Questo sistema porta il massimo profitto all’appaltatore e lascia i subappaltatori in condizioni di mera sopravvivenza, mettendo a rischio la sicurezza e la qualità dell’opera.

6. Certificazioni inadeguate
Riteniamo corretto quanto sostiene la Presidente della nostra Federazione degli Specialisti‐ FINCO, è necessario escludere dalle disposizioni sulla patente per le aziende e i lavoratori autonomi i soggetti che operano nei cantieri mobili o temporanei solo per fornitura di materiale o prestazioni intellettuali. Anche le aziende in possesso della certificazione UNI EN ISO 45001:2023 e quelle con Modelli di organizzazione e gestione di cui all’art. 30 del D.Lgs. 81/08 dovrebbero essere esentate, poiché già aderenti a buone pratiche di sicurezza con i relativi costi da sostenere.

7. Necessità di SOA semplificata
È auspicabile incentivare l’ottenimento della certificazione SOA attraverso una attestazione semplificata per lavori di importo inferiore a una determinata soglia, con un costo ridotto. Questo potrebbe comportare verifiche solo su alcuni requisiti generali, inclusi quelli connessi alla sicurezza.

8. Controlli e Sanzioni
Suggeriamo anche noi come Associazione di tornare alla prima stesura dell’art. 27, comma 1 del D.Lgs. n. 81/2008, considerando il numero di dipendenti e il possesso di macchinari propri come criteri di qualificazione. È necessario avere certezze sulle tempistiche e modalità di decurtazione punti e sospensione della patente, con una graduazione delle sanzioni proporzionata e criteri di verifica chiari.

Proposte per una Vera Sicurezza nei Cantieri

Invece di implementare un sistema che aumenta la burocrazia senza garantire un miglioramento della sicurezza, propongo una serie di misure concrete che potrebbero davvero fare la differenza:

1. Maggiori controlli e ispezioni
Un aumento significativo dei controlli e delle ispezioni nei cantieri e nei luoghi di lavoro potrebbe garantire un’applicazione più rigorosa delle norme di sicurezza. Gli ispettori dovrebbero essere adeguatamente formati e le ispezioni dovrebbero essere condotte con frequenza regolare e in modo imprevedibile.

2. Formazione continua e qualificata
La formazione dei lavoratori deve essere continua e aggiornata. Le aziende dovrebbero essere incentivate a investire nella formazione sulla sicurezza, con programmi di aggiornamento periodici che includano le ultime normative e le migliori pratiche. Inoltre, i corsi di formazione per l’abilitazione degli operatori devono essere ripensati valutando il progetto ECOL già menzionato. Devono essere più lunghi, più dettagliati e condotti da istruttori altamente qualificati con esperienza pratica sul campo.

3. Certificazione delle attrezzature
Garantire che tutte le attrezzature utilizzate siano regolarmente controllate e certificate. Le aziende dovrebbero essere obbligate a mantenere un registro dettagliato delle manutenzioni e dei controlli effettuati.

4. Coinvolgimento dei lavoratori
I lavoratori stessi devono essere coinvolti attivamente nella promozione della sicurezza. Questo può essere fatto attraverso la creazione di comitati di sicurezza in cantiere e l’adozione di sistemi di segnalazione anonima per eventuali problemi o violazioni delle norme.

5. Incentivi per le buone pratiche
Piuttosto che punire le violazioni, si potrebbero introdurre incentivi per le aziende che dimostrano un impegno concreto e continuo per la sicurezza. Questi incentivi potrebbero includere agevolazioni fiscali, riconoscimenti pubblici e accesso prioritario a bandi pubblici.

In Conclusione

La sicurezza nei settori del noleggio autogrù e trasporti eccezionali è un obiettivo cruciale che richiede misure efficaci e mirate. La patente a punti, così come concepita, rischia di aggiungere un livello di burocrazia senza risolvere i problemi di fondo. È essenziale che le normative siano progettate in modo da affrontare direttamente le cause degli incidenti sul lavoro, attraverso controlli rigorosi, formazione continua e qualificata, certificazione delle attrezzature e un coinvolgimento attivo dei lavoratori. Solo così potremo garantire una vera sicurezza nei nostri cantieri, proteggendo i lavoratori e migliorando la qualità del lavoro non solo nel settore del noleggio autogrù e dei trasporti eccezionali.